LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cesare
De bello civili I,51
 
originale
 
[51] Nuntiatur Afranio magnos commeatus, qui iter habebant ad Caesarem, ad flumen constitisse. Venerant eo sagittarii ex Rutenis, equites ex Gallia cum multis carris magnisque impedimentis, ut fert Gallica consuetudo. Erant praeterea cuiusque generis hominum milia circiter VI cum servis liberisque; sed nullus ordo, nullum imperium certum, cum suo quisque consilio uteretur atque omnes sine timore iter facerent usi superiorum temporum atque itinerum licentia. Erant complures honesti adulescentes, senatorum filii et ordinis equestris; erant legationes civitatum; erant legati Caesaris. Hos omnes flumina continebant. Ad hos opprimendos cum omni equitatu tribusque legionibus Afranius de nocte proficiscitur imprudentesque ante missis equitibus aggreditur. Celeriter sese tamen Galli equites expediunt proeliumque committunt. Ei, dum pari certamine res geri potuit, magnum hostium numerum pauci sustinuere; sed ubi signa legionum appropinquare coeperunt, paucis amissis sese in proximos montes conferunt. Hoc pugnae tempus magnum attulit nostris ad salutem momentum; nacti enim spatium se in loca superiora receperunt. Desiderati sunt eo die sagittarii circiter CC, equites pauci, calonum atque impedimentorum non magnus numerus.
 
traduzione
 
Viene comunicato ad Afranio che grandi approvvigionamenti, diretti a Cesare, erano fermi presso il fiume. Erano qui giunti arcieri ruteni, cavalieri della Gallia con molti carri e grandi bagagli, come l'uso gallico richiede. Vi erano inoltre circa seimila uomini di ogni categoria sociale con i servi e i figli; ma nessun ordine, nessun comando sicuro vi era, ciascuno agiva secondo il proprio giudizio e tutti procedevano senza timore, senza disciplina come nei giorni e nelle tappe precedenti. Vi erano parecchi giovani di nobile famiglia, figli di senatori e di cavalieri, vi erano ambascerie delle citt?, vi erano luogotenenti di Cesare. A tutti costoro la strada era preclusa dalla piena. Afranio con tutta la cavalleria e tre legioni si muove di notte per annientarli e, mandati avanti i cavalieri, li assale all'improvviso. Tuttavia la cavalleria dei Galli si appronta velocemente e attacca battaglia. Finch? il combattimento fu condotto ad armi pari, costoro, pur essendo pochi, fecero fronte a un gran numero di nemici; ma, quando incominciarono ad avvicinarsi le insegne delle legioni, perduti pochi soldati, si rifugiano sui monti vicini. La durata di questa battaglia fu decisiva per la salvezza dei nostri; infatti, approfittando di questo tempo, si ritirarono sulle alture. In quel giorno si persero circa duecento sagittari, pochi cavalieri, un numero non grande di addettial trasporto dei bagagli e non molte salmerie.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons